Continua a far discutere la situazione del Convento di Santa Caterina a Borgo San Lorenzo, conosciuto da molti come in convento "delle monachine", un complesso che da qualche anno vive in una situazione abbastanza precaria anche se il consorzio Co&So, concessionario della struttura attraverso la Fondazione S. Caterina, aveva e ha in cantiere un progetto molto importante di ristrutturazione. Inizialmente questo progetto, doveva vedere la realizzazione di strutture in ambito sociale, ma poi, per farla breve, tale progetto è stato cambiato con la volontà di realizzare una struttura ricettiva che di fatto, potrebbe essere strutturata a ridosso della Pieve, una situazione alquanto fuori luogo a nostro modesto parere, data la particolarità del luogo adibito a preghiera e funzioni religiose. Su questo, arie sono state le prese di posizione riguardo a questa nuova destinazione d'uso del Convento che di per se legittima, ma inopportuna appunto, riguardo l'addossare le camere in concomitanza dei muri della Pieve. Anche don Luciano Marchetti, Pievano di Borgo San Lorenzo è uscito allo scoperto, inviando una missiva al cardinale Betori, facendo presente questa situazione e dicendosi particolarmente preoccupato.

Nei giorni scorsi è partita anche una petizione il cui testo pubblichiamo sul fondo di questo articolo. Tale iniziativa, partita dai parrocchiani richiama, in soldoni, al buon senso di non addossare i muri delle camere dell'ipotetico "albergo", a quelle della chiesa ma anche si meraviglia della non accettazione della mediazione della vice sindaca Becchi Cristina, da parte della Fondazione Cittadella di S. Caterina. Da ricordare che l'Amministrazione comunale nel momento dell'approvazione del POC, ha dato di fatto, il via libera alla possibilità di realizzare una struttura ricettiva all'interno del convento. 

Su tutta questa vicenda, un po tutti si sono mossi per fare rivedere questa destinazione d'uso per la maggioranza ritenuta inopportuna. Sorprende al momento, il totale silenzio del consorzio Co&So e della Fondazione Santa Caterina su tutta questa vicenda, sorprende perchè primi attori del progetto e sarebbe interessante capire se e come si troveranno i finanziamenti per realizzare l'opera prevista, ma soprattutto sapere cosa ne pensano delle prese di posizione, molto chiare sia della politica locale e della parrocchia con la quale sicuramente ci dovrà essere un rapporto di collaborazione e buon vicinato. 

Attendiamo sviluppi futuri.

 

IL TESTO DELLA PETIZIONE

Eminenza, ci rivolgiamo a Lei a proposito del futuro del Monastero di Santa Caterina di Borgo San Lorenzo.

Il desiderio della comunità cristiana sarebbe stato sicuramente quello di veder proseguire, pur in modi diversi, la vocazione religiosa per la quale questo grande immobile è stato pensato e realizzato. Ma siamo consapevoli delle difficoltà.

Passare però a una destinazione turistico-ricettiva e commerciale ci rattrista e ci preoccupa fortemente. E ancor più ci preoccupa l’ipotesi di collocare gli spazi recettivi, con le camere da letto, nello stesso corpo della Pieve di San Lorenzo appena sopra la navata di destra e con ingresso dal sagrato della nostra chiesa.

Con altrettanto stupore siamo venuti a conoscenza che il tentativo di incontro per una mediazione promosso dall’attuale vicesindaco del Comune di Borgo San Lorenzo sarebbe stato respinto dai rappresentanti della Fondazione “Cittadella di S. Caterina”, cui già si deve l’incredibile intimazione rivolta alla parrocchia di rilasciare addirittura i locali della Sacrestia.

Ciò lascia intendere che nessun rispetto per le attività pastorali e liturgiche della Parrocchia possiamo attenderci dai nuovi proprietari del Monastero, con asservimento dei luoghi millenari che testimoniano i nostri valori alle esigenze commerciali di un’attività turistica.

Per questo ci rivolgiamo al nostro Pastore, affinché non venga compromessa la sacralità del luogo e si crei una situazione potenzialmente conflittuale che sicuramente non sarebbe edificante per la comunità cristiana che è in Borgo San Lorenzo, recando scandalo e divisioni. E la preghiamo quindi di negare autorizzazioni che consentano utilizzi non consoni del monastero da parte della predetta Fondazione, adoperandosi affinché si trovino, di comune accordo, soluzioni di utilizzo a servizio del paese e della parrocchia.

Chi vuole sottoscrivere la petizione può darne comunicazione qui: monasterosantacaterinabsl@gmail.com