Un impegno concreto per migliorare la qualità dell’aria e proteggere la salute dei cittadini. Questo è lo spirito che anima lo Scudo Verde, il nuovo sistema di controllo ambientale adottato dalla Città Metropolitana di Firenze e dal Comune di Firenze. Lunedì mattina, a Palazzo Medici Riccardi, la Sindaca di Firenze e della Metrocittà Sara Funaro, insieme ai Sindaci del territorio metropolitano, ha sottoscritto l’accordo per l’attivazione ufficiale dello Scudo Verde, che entrerà pienamente in funzione il 1° giugno 2025. Si tratta di un progetto ambizioso, già avviato in fase di monitoraggio dal 1° aprile, e che si propone di affrontare in maniera sistematica l’inquinamento urbano attraverso 75 nuove porte telematiche che sorvegliano i flussi di ingresso in città.
Una misura di prevenzione per un ambiente più sano
“Siamo una grande città e insieme raccogliamo la sfida di un ambiente sostenibile”, ha dichiarato Sara Funaro. Un’affermazione che racchiude il significato profondo di questo progetto: uno strumento di prevenzione ambientale, pensato per agire su ciò che minaccia quotidianamente i polmoni dei cittadini. Lo Scudo Verde è il primo passo concreto verso una rete di mobilità sostenibile e un’aria più pulita, coerente con le direttive europee sulla qualità dell’aria.
Il sistema, basato su telecamere intelligenti, non prevede pedaggi né nuovi divieti per i cittadini della Città Metropolitana, ma si limita a monitorare i veicoli già soggetti a limitazioni di circolazione per motivi ambientali, in quanto considerati fortemente inquinanti.
Cosa prevede lo Scudo Verde
L’obiettivo dello Scudo Verde è chiaro: ridurre i livelli di biossido di azoto (NO₂) e altri agenti nocivi per la salute, responsabilizzando i conducenti e migliorando il monitoraggio dei flussi di traffico.
Tra i punti principali del provvedimento:
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Nessun ticket di ingresso per i residenti nei Comuni della Città Metropolitana di Firenze.
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Controlli automatizzati dei veicoli già soggetti a limitazioni ambientali.
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Monitoraggio dei bus turistici, con verifica del regolare accesso.
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Validità 365 giorni all’anno, h24.
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Accesso garantito a poli strategici come l’Ospedale di Careggi, l’Aeroporto Vespucci, i principali centri produttivi e commerciali, nonché ai terminali della rete tranviaria e ai parcheggi scambiatori.
Il sistema è pensato per evolversi: nel 2026 saranno coinvolti anche i veicoli diesel Euro 2, mentre nel 2027 le restrizioni si estenderanno ai diesel Euro 3 e a tutti i veicoli Euro 0, 1 e 2. Parliamo dunque di mezzi particolarmente datati e inquinanti, non più compatibili con una mobilità urbana sostenibile.
L’unione fa la forza: il sostegno dei Comuni della Metrocittà
L’accordo siglato in Palazzo Medici Riccardi è il risultato di un percorso condiviso tra Comune capoluogo e gli altri Comuni dell’area metropolitana, che hanno lavorato in sinergia per definire una strategia ambientale integrata.
Presenti alla firma anche i consiglieri metropolitani Alessandra Innocenti (delegata al Piano Urbano di Mobilità Sostenibile) e David Baroncelli (delegato al Trasporto Pubblico Locale), che hanno sostenuto la visione comune di un sistema coordinato ed efficace.
A dare voce ai territori, le parole dei Sindaci di Bagno a Ripoli (Francesco Pignotti), Barberino di Mugello (Sara Di Maio), Campi Bisenzio (Andrea Tagliaferri), Montespertoli (Alessio Mugnaini), Reggello (Piero Giunti), Rufina (Daniele Venturi) e Scandicci (Claudia Sereni), che hanno sottolineato come “il fatto che non vediamo le particelle inquinanti non significa che esse non siano nocive”.
“Lo Scudo Verde rappresenta una base utile anche per eventuali provvedimenti analoghi nei nostri territori”, hanno dichiarato, sottolineando l’importanza della coerenza normativa tra i vari Comuni per evitare disagi e incertezze interpretative per i cittadini.
Una strategia coordinata per un futuro sostenibile
Il progetto punta alla creazione di un sistema di controllo unitario a livello metropolitano, che eviti disomogeneità tra Comuni e renda più efficaci gli interventi contro l’inquinamento. I Comuni aderenti si sono impegnati a:
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Adottare misure coerenti con quelle del Comune di Firenze in caso di provvedimenti locali anti-smog.
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Informare la cittadinanza in modo puntuale e trasparente su tutte le fasi e modalità di attuazione del progetto.
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Collaborare con la Città Metropolitana per monitorare e valutare i risultati ottenuti.
Spetterà proprio alla Città Metropolitana il ruolo di coordinamento, non solo tra gli Enti locali ma anche con altri soggetti interessati come gestori di infrastrutture, associazioni e stakeholder del territorio.
Non solo controllo, ma educazione ambientale
Lo Scudo Verde è stato definito anche uno strumento educativo, capace di orientare i comportamenti dei cittadini verso scelte di mobilità più consapevoli. Il progetto non si esaurisce nella sorveglianza, ma vuole promuovere una nuova cultura del rispetto ambientale, che parte dalla responsabilità individuale per arrivare al benessere collettivo.
Sara Funaro ha ribadito come “il benessere dei cittadini venga prima di tutto” e che “solo agendo insieme possiamo affrontare la sfida ambientale che ci riguarda tutti, nessuno escluso”.