La vendemmia in Toscana è in calo tra il 10 e il 20% a causa della peronospora e della mancanza di manodopera. La peronospora, un fungo che attacca le foglie della vite, ha colpito duramente i vigneti toscani, soprattutto in fondovalle. La mancanza di manodopera qualificata, è un altro dei fattori di crisi. La manodopera che preferisce lavorare in altri paesi con politiche fiscali più vantaggiose, ha aggravato la situazione. I costi dei trattamenti e delle materie prime sono aumentati, mettendo a dura prova i bilanci delle aziende vitivinicole. Il presidente di Confagricoltura Toscana, Francesco Colpizzi, ha chiesto al governo di intervenire con politiche fiscali adeguate per incentivare la manodopera a restare in Toscana.
Un allarme che preoccupa: “Mancano 5mila addetti rispetto a due anni fa”, dichiara Francesco Colpizzi. “La vendemmia è iniziata da una decina di giorni con le varietà più precoci, mentre adesso stanno cominciando con il Merlot, partendo dalle zone più costiere e risalendo verso l’interno. Le piogge ripetute dei mesi primaverili hanno favorito il proliferare del fungo che attacca le foglie della vite e i grappoli. È un danno quantitativo, non qualitativo, ma il costo dei trattamenti incide moltissimo sui bilanci”.