Credevamo di aver già visto esplodere piazza Giotto a Vicchio, Etnica, nelle sue precedenti edizioni ci aveva già abituato alla piazza stracolma e ad un pubblico in estasi, ma quest’anno gli organizzatori hanno voluto superare ancora il limite inaugurando i 4 giorni di concerti con uno dei migliori format musicali degli ultimi vent’anni, quello “Stazioni Lunari”  creato dalla straordinaria Ginevra Di Marco e che, negli anni ha visto con lei sul palco alternarsi Alessandro Benvenuti, Bugo, Cisco (ex Modena City Ramblers) Teresa De Sio Francesco Di Bella, Cristina Donà, Faraualla, Cristiano Godano (Marlene Kuntz) Erriquez Greppi (Bandabardò) Petra Magoni, Morgan Pau e Drigo (Negrita), Daniele Sepe, Peppe Servillo (Piccola Orchestra Avion Travel), Brunori Sas, Dente, Mario Venuti … e molti altri.

“Quelli che suonano prima di quelli ganzi” (si chiamano proprio così!) intrattengono il pubblico per la mezzora che precede l’evento che tutti aspettavano, l’edizione 2024 di Stazioni Lunari che vede sul palco insieme alla cantante fiorentina, Piero Pelù e la Bandabardò e quando finalmente salgono sul palco annunciati dal neo Sindaco  Francesco Tagliaferri, la piazza è pronta ad esplodere.

Da quel momento è musica di quella vera, Piero Pelù canta Johnny (cover Edith Piaf) poi “Vento in faccia” della Bandabardò, Ginevra con i primi pezzi dei C.S.I. ed ancora musica e la piazza comincia a saltare sulle note del ritornello “Venceremos adelante. O victoria o muerte” di “Cohiba” di Daniele silvestri.

Poi Ginevra di Marco getta benzina sul fuoco con “Canzone arrabbiata” il brano col quale Anna melato partecipò a canzonissima 73 e divenuto colonna sonora di “Film d’amore e d’anarchia” di Lina Wertmüller ed ancora salti su “Attenziò, Concentraziò Ritmo e vitalità” dell’intramontabile “Se mi rilasso collasso” brano simbolo della Bandabardò, fino al coro delle tremila (stima per difetto) anime presenti con “Amandoti” il brano dei CCCP, (bellissima anche la versione di Gianna Nannini) e “Ti lamenti a che ti lamenti” di Lionardo Vigo Calanna, ed una versione acustica di Piero Pelù che accompagnato da Finaz canta “Gigante”.

Conclusione pirotecnica con tutti gli artisti ed il sindaco richiamato sul palco a cantare “Bella Ciao” per una serata straordinaria di grandissima musica con questi tre “simboli” musicali che per una sera hanno trasformato piazza Giotto di Vicchio nella loro (e fortunatamente anche nella nostra) stazione lunare!

Etnica prosegue questa sera con il concerto di Tony Esposito.


Fonte Articolo