Non è stato certo un fine settimana fortunato quello di Max Mugelli a Jerez, ma quando il pilota toscano ha avuto la possibilità di correre ha dimostrato di sapere andare fortissimo. Infatti, partito ultimo in gara 1, Max a suon di sorpassi ha rimontato fino all’undicesimo posto e aveva nel mirino le vetture di fronte a lui, tanto che avrebbe potuto addirittura entrare tra i primi sette, ma un forte tamponamento ricevuto in regime di safety car mette fine ai sogni di gloria. Andiamo con ordine: Max purtroppo non ha potuto disputare le qualifiche a causa di un problema elettronico sorto proprio poco prima delle qualifiche. Il cambio della centralina del sistema frenante ha per lo meno risolto il guasto e consentito a Max di prendere parte a gara 1, seppure senza tempo, ma per lo meno ammesso a partire dall’ultima posizione.

Mugelli inizia una grande rimonta che a poco meno di dieci minuti dalla fine lo porta all’undicesimo posto, quando, a causa di una uscita di pista di un concorrente nelle retrovie che si ferma in posizione pericolosa, la direzione di gara fa entrare la safety car.
Quando la safety car spegne le luci ed è pronta a rientrare, il leader, all’ingresso della chicane, frena eccessivamente e provoca lo scompiglio dietro di se. Max, come al solito attento in ogni situazione di gara, frena in tempo mentre il pilota che lo seguiva, il danese Zibrandsten, lo tampona con violenza sfondandogli la scatola del cambio.
Mugelli non solo è costretto a ritirarsi in gara 1, ma addirittura non può prendere parte a gara 2 visto che i gravi danni subiti proprio al cambio non potevano essere riparati in tempo.

Max Mugelli
“Il colpo subito è stato davvero violento e inaspettato. Fortunatamente sono abituato a non allentare le cinture nemmeno in regime di safety car e questo mi ha permesso di uscirne senza problemi fisici a parte una forte contusione alla bocca.
Non mi piace parlare di malasorte, ma stavolta… Non ho disputato le Qualifiche 1 a causa di un problema elettronico, in Gara 1 sono stato tamponato in pieno e il danno è stato talmente grave che non sono potuto scendere in pista né in Qualifiche 2 né in Gara 2!
Mi consola solo il fatto che quando sono riuscito a correre ho disputato una grande gara di rimonta, riuscendo anche a non stressare troppo gli pneumatici, a differenza di alcuni dei miei avversari di fronte che invece nell’ultima parte di gara vedevo in crisi con le gomme. La temperatura sull’asfalto era di oltre 50 gradi quindi gestire bene gli pneumatici era fondamentale.
Se non fossi stato messo ko, avrei senza dubbio terminato gara 1 in Top Ten. E su una pista dove non è facile superare sarebbe stata un’impresa.
Archiviato Jerez ora guardiamo subito avanti al prossimo appuntamento di Portimao, tra una settimana infatti saremo già in partenza con i miei ragazzi con destinazione Portogallo!”


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