Un primo bilancio, sommario e sicuramente parziale, delle iniziative che si sono celebrate nell'ambito della legge sul Giorno del Ricordo, vede una serie di luci importanti, anche in Toscana e nella provincia di Firenze, che non può che darci soddisfazione; la maggioranza delle istituzioni, finalmente, celebra in maniera adeguata questa solennità civile che ricorda i martiri delle foibe. Ma accanto a queste luci ci sono, purtroppo, delle ombre, certamente non di poco conto. Infatti, ci sono alcuni comuni che di fatto non hanno celebrato in alcun modo il 10 febbraio. Tra questi, solo per citare alcuni tra i più importanti della provincia di Firenze, Pontassieve, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino.

E questa "dimenticanza" è ancora più grave se si pensa che tutte le prefetture erano state molto chiare ed esaustive nella circolare inviata nelle scorse settimane che esortava ad ogni iniziativa per dare dignità ed importanza al Giorno del Ricordo. Signori Sindaci, il Giorno del Ricordo è una solennità civile e come tale deve essere onorata, celebrata, rispettata.

I morti e le migliaia di nostri connazionali costretti all'esodo sono appunto italiani, e il Ricordo è patrimonio di tutta la nazione. non solo di una parte politica. La cortina del silenzio di enti istituzionali, nel 2024, è inaccettabile e certo non fa onore a questi comuni.