E' una legge nazionale ed anche regionale e addirittura alcune  di queste, è stato reso operativo da qualche anno. Non prevede il pagamento di tributi, ma comunque è l'ennesimo adempimento che i cittadini devono fare insieme ad altri. La Regione Toscana prende tempo rinviando il tutto a marzo 2024 con numerose semplificazioni. La Toscana aveva già sottoscritto nel 2021 un impegno con il Ministero dell’Ambiente per la riduzione delle emissioni degli impianti termici e in quell’occasione veniva sottolineato che era un problema reale anche nella nostra regione, in particolare in alcune zone critiche. Su questo tema si è espresso anche Fratelli d'Italia con una nota che pubblichiamo sotto.

 

“Alla fine la Regione Toscana e l’assessore all’ambiente Monia Monni ci ha dato ragione sull’obbligo di accatastamento di camini e stufe a legna. La Regione ha infatti deciso di rivedere le modalità di registrazione e di prorogare l’obbligo alla fine di marzo del 2024. Sono alcune delle richieste che avevamo presentato in una mozione depositata in Consiglio regionale.
Pochi giorni fa, dopo aver ricevuto le segnalazioni di numerosi enti locali, imprese e cittadini, avevamo chiesto che la Regione Toscana disciplinasse in modo più puntuale le modalità di accatastamento e rivedesse i termini entro cui registrarsi sul portale regionale. A quanto pare anche la Giunta si è accorta di essere intervenuta in modo raffazzonato. 
Si tratta di un primo passo avanti nella gestione del problema anche se non è sufficiente. Occorre infatti un maggiore approfondimento sulle fonti di inquinamento ambientale (comprendere l’impatto di camini e stufe a legna nella produzione di PM10) e un maggiore coinvolgimento dei Comuni. Così come abbiamo chiesto nella nostra mozione. Il tema incide direttamente nella vita dei cittadini ed anche nell’organizzazione degli enti locali a seconda delle funzioni attribuite.
Auspichiamo che la Regione Toscana, a questo giro, chiarisca le modalità di registrazione e spieghi con una adeguata campagna comunicativa le procedure” lo dichiara Alessandro Capecchi, consigliere di Fratelli d'Italia, vicepresidente della Commissione ambiente e primo firmatario della mozione di Fratelli d'Italia che chiede di rivedere la normativa sull'accatastamento di camini e stufe a legna.