Il Calendario della MotoGP 2024 è stato annunciato. Il Gran Premio d’Italia al Mugello, uno degli eventi più attesi e amati dal pubblico, come evidenziato dalla stessa ricerca condotta da Dorna, torna alla data tradizionale del 2 giugno.

Il Gran Premio d’Italia è di casa al Mugello, basti pensare che la prima edizione si è svolta sul tracciato toscano nel 1976. I vincitori della primissima edizione furono i mitici Angel Nieto su Bultaco (classe 80), Pierpaolo Bianchi (classe 125) per Morbidelli, nella quarto di litro fu Walter Villa con Harley-Davidson a salire sul primo gradino del podio, e ancora Johnny Ceccotto (Yamaha) in 350 e 15 volte Campione del mondo Giacomo Agostini (Yamaha) nella 500cc.
Sede fissa dal 1994, lo scorso anno abbiamo festeggiato il 30° anniversario del GP d’Italia al Mugello. Il binomio Motomondiale Mugello è conosciuto in tutto il mondo per lo spettacolo in pista e fuori.

Quattro o due ruote, il Mugello mette tutti d’accordo. Ma cosa rende unico il circuito toscano? Per Charles Leclerc è "un tracciato molto bello e super tecnico, con variazioni di altezza e curve molto impegnative”. Lewis Hamilton l’ha definita "una pista seria, da trattare con i guanti come una bella donna", per Valentino Rossi il Mugello è sempre stata "una delle piste più belle al mondo capace di regalare emozioni a non finire, come la mitica staccata all’Arrabbiata 2”. Per Marc Marquez la curva più bella è la San Donato, “una staccata molto impegnativa considerato che arrivi a 350 km/h ed è un po’ in salita”. Il Mugello è tra i circuiti più cari anche al Ducatista Pecco Bagnaia: “il Gran Premio d’Italia è la nostra gara di casa, uno dei miei preferiti e la pista si presta molto bene alle caratteristiche tecniche della nostra moto. Non vedo l’ora di tornare.”

Circuito “old school”, progettato a matita seguendo la morfologia della vallata dall’Ing. Agnoletto nel 1974, la pista si sviluppa per 5.245 metri all’interno delle colline toscane, caratterizzato da frequenti cambi di direzione e di pendenza. Il tracciato, mai modificato nel layout originale, ma costantemente migliorato a livello di sicurezza, è tecnico, sicuro, veloce ed esigente come quelli di una volta, ma dotato di tutte le prescrizioni dettate dalle massime omologazioni internazionali, il Grado 1 FIA (Formula 1) e il Grado A FIM (MotoGp).

La sicurezza è il biglietto da visita dell’impianto di proprietà Ferrari, a partire dalle ampie vie di fuga, i dispositivi di sicurezza, un Centro Medico completamente attrezzato e la Race Control, la stanza dei bottoni dove viene seguita da vicino tutta l’attività di pista grazie a 30 telecamere fisse e 10 Dome.

Oltre agli elevatissimi standard di sicurezza, l’Autodromo Internazionale del Mugello si distingue per essere il circuito più green al mondo, come risulta dalla recente analisi condotta da Enovation Consulting e Right Hub su 96 circuiti a livello mondiale. Il Mugello Circuit è stato anche il primo al mondo ad ottenere il prestigioso riconoscimento di “Achievement of Excellence”, il più alto livello di attestazione della sostenibilità ambientale rilasciato dalla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) nel 2015, rinnovata ancora oggi, insieme al rinnovo della licenza FIA di Grado 1, oltre ad essere il primo circuito ad essere certificato ISO20121.