Aveva creato molte supposizioni la presenza della Scientifica a Vicchio, addirittura c'era chi pensava che ci fosse un cadavere murato all'interno di una casa. Invece, come riporta oggi, il quotidiano La Nazione a firma di Stefano Brogioni, la presenza della scientifica era reativa all'apertura di un baule appartenuto a Renzo Rontini il padre di Pia assassinata brutalmente insieme al fidanzato Claudio Stefanacci dal mostro di Firenze il 29 luglio 1984. All'interno del baule, molti ricordi e materiale appartenuti alla povera Pia. Ma perchè la scientifica ha voluto vederci chiaro in questo ritrovamento? Il motivo è che oggi la Procura ha ricostituito un mini-pool che ha il compito, come riporta Brogioni nel suo articolo, a quasi quaranta anni dall'ultimo omicidio, di fare tutto il possibile e ogni minimo indizio, nonostante l'handicap del tempo trascorso, potrebbe dare nuovi elementi per approfondire l'indagine sulla tragedia di Pia e Claudio.
Il materiale ritrovato nel baule in via dell'Andrellina a Vicchio, probabilmente aggiungerà poco o niente alle indagini, ma il ritrovamento di questa scatola nella ex abitazione dell'amico di Renzo Rontini, anche lui deceduto, fa riemergere i ricordi di una giovane uccisa nel fiore della sua giovinezza e aggiunge un piccolo elemento di tenerezza a questa brutale vicenda ritrovando il vestito da majorette usato per le esibizioni con la Vicchio Folk Band , alcuni quaderni in danese e delle gonne, niente di più. Forse ci ha anche permesso di ricordare questi due bellissimi giovani che si amavano e sarebbero stati una nuova famiglia, se non avessero trovato sulla loro strada quel mostro di cui probabilmente ancora oggi non si conosce il vero volto neppure si conoscono i veri mandanti di molti brutali omicidi che hanno terrorizzato la provinia di Firenze.