Dopo due settimane all’insegna del tempo secco con temperature gradevoli e miti torna ad affacciarsi sul Mediterraneo e sulla nostra Penisola un nuovo anticiclone africano che porterà afa e disagio fisiologico in occasione del ponte di Ferragosto
Battezzato Nerone questo anticiclone porterà una nuova ondata di caldo umido provocata da una massa d’aria di matrice subtropicale (Sahara) che farà schizzare i termometri oltre i 36 gradi, soprattutto nelle aree interne, e si caricherà di umidità transitando sul mare provocando così un’impennata delle temperature percepite.

Sulla Toscana già nella giornata di lunedì 14 agosto si sfioreranno i 36 gradi in città con valori ancora più elevati nell’entroterra.
Al momento il ministero della Salute non ha assegnato “bollini” colorati, ma si attendono nuovi avvisi a partire da lunedì. L’umidità nelle prossime ore rimarrà su valori medi (40-60%), ma è prevista in salita nei giorni successivi. A peggiorare la situazione sarà la ventilazione debole.

Nel corso della giornata di Ferragosto il caldo si farà sentire in particolare sulle regioni tirreniche e sulle isole maggiori. Addirittura in città come Firenze o Roma si potranno raggiungere i 37 gradi e non si escludono picchi fino a 42 gradi nell’entroterra della Sardegna.

A fare da contraltare al bel tempo generato dall’alta pressione saranno i cosiddetti “temporali di calore”: già nella giornata di Ferragosto, ma pure nei giorni a seguire, aumenterà il rischio di acquazzoni innescati dai moti convettivi (bolle di aria calda e umida che salgono e si raffreddano condensandosi in nubi cumuliformi). Queste condizioni dovrebbero verificarsi più facilmente su Alpi e Appennini con possibili sconfinamenti e grandinate sulle vicine pianure.