Il Comune di Borgo San Lorenzo vuole istituire il limite di 30 km orari in alcune vie della cittadina, su questa proposta, riportiamo una nota del gruppo di opposizione Borgoincomune. La questione viabilità e traffico pone all'Amministrazione l'onere di  affrontare anche gli altri problemi della mobilità, come la sicurezza dei ciclisti, la congestione del traffico e la mancanza di posti auto. È necessario un piano complessivo e coerente che tenga conto di tutte queste problematiche.

La nota di Borgoincomune

La proposta portata in Consiglio Comunale di istituire in alcune vie del paese il limite di 30 km/h è certamente condivisibile in astratto, ma concretamente non coglie a pieno la portata del problema posto dalla viabilità del nostro Comune. Nel centro storico il limite è imposto dal reticolo della viabilità e sui viali di circonvallazione è già previsto con tanto di cartellonistica stradale ben evidente. Purtroppo i problemi della mobilità sono ben altri: la realizzazione di piste ciclabili che, in molti casi, non garantiscono una sufficiente sicurezza ai ciclisti, la congestione del traffico dovuta alla ristrutturazione delle carreggiate, le difficoltà generate dai posteggi sono i problemi con i quali hanno maggiormente a che fare gli abitanti di Borgo San Lorenzo.

Quello della viabilità del nostro Comune è un problema complesso, che si trascina da anni ed è stato aggravato anche da alcune scelte dell'attuale Amministrazione. C'è bisogno perciò di una pianificazione complessiva e coerente, non del susseguirsi di interventi che, anziché risolvere i problemi, finiscono per produrre nuove criticità. Da questo punto di vista avevamo accolto con favore la disponibilità dell'Amministrazione ad aprire una discussione sul PUT (piano urbano del traffico). Quello poteva essere il primo passo per arrivare ad una soluzione condivisa dei problemi della viabilità di Borgo San Lorenzo. Purtroppo però era una disponibilità vera a parole, perché di fatto le osservazioni e le proposte che abbiamo avanzato sono state lasciate cadere nel vuoto. Ci auguriamo che non succeda la stessa cosa con il POC (piano operativo comunale) che dovrà disegnare il futuro di Borgo nei prossimi anni.