Pubblichiamo una nota arrivata in redazione di alcuni membri del Direttivo e della Segreteria del PD di Vicchio a sostegno del Segretario Tagliaferri e che riguarda il vivace dibattito all'interno del PD di Vicchio, riguardo l'auto candidatura dell'attuale Sindaco uscente Filippo Carlà Campa che ha scatenato una serie di prese di posizione anche abbastanza nette come quella dell'Assessore Bonanni che è uscita dal direttivo del partito stesso. I firmatari della nota scrivono che è tempo di fare chiarezza. Un ulteriore elemento di dibattito che scalda ulteriormente l'avvicinamento alle Amministrative 2024.

 

Sabato 3 febbraio abbiamo avuto l’assemblea degli iscritti e simpatizzanti del PD di Vicchio, momento molto importante e partecipato, in vista delle prossime elezioni. Il 90% degli iscritti presenti all’assemblea ha votato a favore della relazione del segretario Francesco Tagliaferri, che con grande impegno e determinazione sta coordinando le iniziative politiche per giungere alla definizione di programmi e nomi. Nei giorni a seguire abbiamo letto comunicati, interviste e post sui social, pieni di falsità e menzogne volte a delegittimare le nostre motivazioni, il nostro percorso interno e ad attaccare personalmente il nostro segretario Francesco Tagliaferri. È tempo di fare chiarezza. Durante l’assemblea degli iscritti, l’assessora Bonanni si è dimessa dal direttivo. Non si è dimessa dalla Giunta Comunale come qualcuno ha fatto credere.

Sono cose ben diverse. Ed è accaduto perché si espressa in disaccordo con quanto deciso dalla maggioranza del direttivo. Non è stata allontanata da nessuno. Siamo convinti che le porte del PD debbano stare aperte ed avrà sempre il nostro sostegno, come le abbiamo dimostrato nel tempo. È bene ricordare che fu il partito nel 2019 a pretendere, nonostante l’opposizione di Carlà, la candidatura dei consiglieri comunali Bonanni, Rosari e Tagliaferri, gli unici giovani della lista. E fu solo grazie alla tenacia e determinazione del segretario dell'epoca che tutti e tre entrarono in Consiglio Comunale. Guardando ad oggi vediamo come la scelta fu azzeccata e lungimirante, perché abbiamo tre giovani che sono cresciuti politicamente diventando il nostro punto di riferimento. Smentiamo anche le “voci di paese” su inventate candidature, utilizzate per attacchi personali e delegittimazioni. Non si può fare politica seria basandoci sulle chiacchere per attaccare e delegittimare, non può farlo il Partito Democratico.

Le uniche candidature reali su cui possiamo riflettere e discutere saranno quelle emerse nelle nostri sedi competenti. Inoltre, leggiamo dai giornali che Carlà accusa il nostro segretario di non aver lasciato intervenire all’assemblea del 3 febbraio Nicola Perini, responsabile degli enti locali del PD metropolitano. L’ennesima bugia, perché fu proprio Perini che alla richiesta di Carlà di intervenire rispose: “No, perché sono questioni interne del partito”. Sarebbe stato opportuno che il dirigente del Partito Democratico avesse smentito questa dichiarazione emersa sui giornali. Siamo un partito, non un comitato elettorale. E le decisioni si prendono assieme nei nostri organi, confrontandosi l’uno con l’altro. Da 7 mesi stiamo portando avanti un progetto condiviso e votato sempre all’unanimità, anche dal Sindaco stesso: 21 riunioni di circolo e due assemblee degli iscritti. Carlà ha sempre votato a favore assieme a noi: ha votato a favore per dar vita al tavolo di coalizione con Officina Vicchio 19 e Movimento 5 stelle.

Ha condiviso con noi la volontà di dare priorità alla discussione sui temi che ci univano alle altre forze politiche, mettendo al centro la discussione e il futuro di Vicchio e dei suoi cittadini, invece che fossilizzarsi subito sul nome del possibile candidato o della candidata sindaco, rimandandolo alla fine del percorso. Nessuno ha mai deciso ufficialmente di escludere Carlà come candidato e non si capisce il suo balzo in avanti, presentandosi prima dei tempi concordati. Fatto che non solo ha violato tutte le decisioni prese, rinnegandole, ma ha messo in crisi i tavoli di coalizione, dove le forze politiche seppur diverse riescono a unirsi parlando di temi e visioni per il futuro di Vicchio.

Perché uscirne così all'improvviso? Perché rischiare di far saltare il tavolo di coalizione? Perché votare favorevole alle linee di partito se poi l’intenzione era violarle e non rispettarle? Il secondo mandato non è dovuto per diritto divino, il candidato sindaco del PD è espressione del PD e del suo percorso. Sottolineiamo con forza, che a Vicchio, questo non è il nostro modo di fare politica. Ribadiamo il nostro pieno sostegno e solidarietà al nostro segretario Tagliaferri, giovane anche lui under 30, che si è ritrovato suo malgrado al centro di un attacco infamante e pretestuoso.

È evidente che i personalismi li sta creando chi lo accusa, senza un minimo di onestà intellettuale, per distogliere l’attenzione e delegittimare l’intero percorso che noi assieme a lui abbiamo portato avanti nei nostri organi. Andiamo avanti con il tavolo di coalizione con Officina Vicchio 19 e Movimento 5 Stelle. È finito il tempo delle divisioni tra partiti, dei litigi della sinistra, e dei personalismi. Rimettiamo al centro la discussione sul futuro di Vicchio e il benessere dei cittadini, creando un percorso vicino ai bisogni della nostra comunità. Il risultato per il nostro paese potrebbe essere storico: riunendo le forze progressiste e di sinistra. Noi continueremo ad agire con trasparenza e correttezza, mettendo al centro la discussione per il futuro di Vicchio.

 

Membri del direttivo

Stefania Banchi

Silvia Crescioli

Ernesto Ferraro

Carla Gabellini

Marco Gasparrini

Membri della segreteria

Vilma Chillari

Ettore Rosari