Si chiama Chiara Papi è una giovane studente mugellana e precisamente di San Piero a Sieve una dei componenti del team di ricercatori dell'Università di Torino ha sviluppato un metodo innovativo basato sulla risonanza magnetica per immagini (RMI) che consente una valutazione più accurata della malignità dei tumori e dell'efficacia dei trattamenti. Chiara una ex studentessa del Liceo Giotto Ulivi e adesso studente di Dottorato presso l'università Torino. Ha lavorato, insieme al suo gruppo di ricerca, negli ultimi tre anni e che ha portato alla pubblicazione del lavoro, su una prestigiosa rivista nel settore chimico. Ma di che cosa si tratta?
Oltre le tecniche tradizionali:
La tecnica, che va oltre le tradizionali tecniche di imaging, permette di visualizzare dettagli funzionali delle cellule tumorali. Il team italiano è leader mondiale in una particolare tecnica di RMI chiamata CEST (Chemical Exchange Saturation Transfer), che sfrutta lo scambio di protoni tra l'acqua e altre molecole per aumentare la sensibilità della risonanza magnetica e ottenere informazioni sull'ambiente chimico.
Molecole come spie interne:
In uno studio pubblicato su Angewandte Chemie, la ricercatrice Enza Di Gregorio ha dimostrato come utilizzare la tecnica CEST per osservare molecole presenti all'interno delle cellule tumorali, come la creatina. La vera innovazione del metodo è di utilizzare queste molecole come spie interne per monitorare l'attività all'interno della cellula tumorale.
Applicazione clinica rapida:
Il punto di forza del metodo è che utilizza strumenti di RMI e mezzi di contrasto a base di gadolinio già in uso nella pratica clinica. Ciò significa che l'applicazione clinica potrebbe essere rapida, richiedendo solo 3-4 minuti in più durante un normale protocollo diagnostico RMI.
Interesse clinico:
L'interesse per il metodo è stato dimostrato dall'IRCCS SDN Synlab di Napoli, guidata da Marco Salvatore, che ha già avviato la proposta del metodo ai pazienti.
Vantaggi del nuovo metodo:
- Valutazione più accurata della malignità dei tumori
- Monitoraggio dell'efficacia dei trattamenti
- Visualizzazione di dettagli funzionali delle cellule tumorali
- Rapidità di applicazione clinica
- Utilizzo di strumenti e mezzi di contrasto già in uso nella pratica clinica
Potenziale impatto:
Il nuovo metodo ha il potenziale per migliorare significativamente la diagnosi e il trattamento dei tumori, offrendo ai medici informazioni più precise e in tempo reale sulla malignità e l'evoluzione del tumore.
Per approfondire:
- Visita il sito web dell'Università di Torino: https://www.unito.it/
- Visita il sito web dell'IRCCS SDN Synlab: https://sdn.synlab.it/irccs-synlab-sdn/