“L’atteggiamento del Pd toscano verso la multiutility è un esempio lampante di come la sinistra sia ormai del tutto incapace di governare la nostra Regione. Non è più possibile assistere a inversioni di rotta ogni qualvolta che cambia la corrente di maggioranza all’interno del Pd. La Toscana e tutte le amministrazioni pubbliche presenti nella regione non sono, né il Pd, né tantomeno una proprietà dei suoi esponenti.  

Se possiamo giustificare le posizioni del segretario regionale Fossi, che ovviamente necessita di compiacere la visione massimalista della Schlein, giustifichiamo decisamente meno i sindaci Nardella e Biffoni: va bene che essendo a fine mandato sono costretti a fare queste giravolte nella speranza di garantirsi un futuro politico, ma non possiamo giustificare degli amministratori che governano città importanti sulla base dei mutamenti di umore che si verificano all’interno del loro partito.

Abbiamo già assistito ad una completa inversione di rotta sui Cpr per motivazioni puramente ideologiche, non è accettabile che chi governa abbia delle posizioni così ondivaghe anche nella gestione dei servizi pubblici. Se si governa secondo approcci ideologici che mutano a seconda dei vertici di partito del momento, si fa un torto ai toscani. Un esempio su tutti: appena nove mesi fa il sindaco Nardella dichiarava ‘Preferiamo la quotazione in borsa della Multiutility perché garantisce maggiore solidità’. Cosa è cambiato in questi mesi? Ve lo dico io: la corrente a capo del suo partito!
Il progetto multiutility deve avere come obiettivo quello di garantire i cittadini toscani e deve quindi procedere senza le interferenze della banda di turno a capo del Pd. Si tratta di una sfida che ha coinvolto tutti gli amministratori locali e che occorre vincere per garantire ai toscani servizi pubblici adeguati.

Sulla quotazione in borsa devono decidere i manager che saranno chiamati a guidare l’azienda, non la politica per compiacere il leader di turno. Altrimenti ai toscani facciamo un disservizio anziché un servizio.

Se il Pd si vuole sostituire ai manager, rimette la Regione nell’indecisionismo che determina il non fare e il non far fare. Badate bene, il non far fare ai toscani e non alle grandi multinazionali che – in assenza della multiutility – potranno fare di questa Regione una terra di conquista. Ed in assenza di una multiutility la Toscana non avrà neanche quelle strutture che attende da decenni”
 

lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli.