Riveviamo e pubblichiamo una nota di Officina Vicchio 19.

 

Potrebbe essere il titolo di un film di Tim Burton o una smielata commedia con Hugh Grant e invece è la politica locale. Facciamo un passo indietro e torniamo alle campagne elettorali, i progetti per la comunità che hanno affascinato elettori tanto da esser premiati alle primarie del PD prima e alle amministrative poi. Nel 2019 “Eravamo 4 amici al bar”, si parlava con serenità di lago, piscina, campeggio e rilancio turistico. Le coperture non sembravano un problema. Poi è arrivato il covid, che ha portato tanto dolore, lutti e stroncato un’economia già precaria; da questa tragedia è nato il PNRR per il rilancio dei paesi e delle aree metropolitane.

Il tempo passava e i progetti delle campagne elettorali ancora restavano insieme ai sogni nei cassetti, tuttavia col PNRR forse c’era la possibilità di pescare un jolly pur giocando a briscola (e farselo dar buono anche). Dunque rieccoci, tornano i proclami e tutto sembra andare per il verso sperato… poi il vento è cambiato, è arrivato il vento di destra. Questo vento, che a noi ha sempre fatto tanta paura, del quale non condividiamo una virgola dalla nostra genesi, ha decretato lo stop ai 2,6 miliardi per la riqualificazione della aree metropolitane, fondi ai quali il nostro comune aveva affidato almeno tre progetti (lago, piscina e alloggi popolari). 

Mentre da tempo i sindaci si sono mobilitati, consci che probabilmente saranno diversi i discorsi da rivedere, soprattutto in termini di coperture, nel nostro comune si assiste ancora a una sorta di propaganda elettorale, del faremo, progetteremo, pensiamo di fare. Escono articoli entusiasti e sensazionalistici di proposte e progetti. Leggendo i giornali, tuttavia, la sensazione è un’altra. Stando a quanto si legge, insomma, molti progetti potrebbero saltare del tutto o almeno in parte. Qualcuno dirà “siete i soliti menagrami, invidiosi e pure antipatici”, non possiamo piacere a tutti, tuttavia le nostre preoccupazioni sono recepite o iniziano a esserlo da diverse persone. Invece di allertare la popolazione, di rivedere la rotta e perché no, di fare un mea culpa, si assiste nel nostro comune a un tentativo di non svegliare il paese da un torpore non si sa se fatto di assuefazione o di rassegnazione.

Qual è la situazione reale? Siamo consapevoli che ci giochiamo molto come comune in questi mesi, c’è niente da raccontare (al netto del va tutto bene, di Appenninia, della Fiera e della festa in piscina)? Come richiesto (e accettato) in consiglio comunale, aspettiamo un incontro pubblico con la cittadinanza per spiegare quali siano i progetti effettivamente finanziati col PNRR, quali siano esecutivi, quali siano in rampa di lancio e quali siano i sogni, appunto. Chiediamo inoltre, i progetti della campagna elettorale, prima del jolly PNRR quindi, con quali fondi si pensava di finanziarli?

Perché se da un lato è anche giusta la recriminazione di ANCI, non si cambiano le regole a gioco in corso, dando un colpo di grazia agli enti locali già in sofferenza, c’è anche da sottolineare che il PNRR (in ottica di un piano di 5 anni, che è la durata del mandato) rappresentava il piano B, deve esistere per forza un piano A.

Perché l'amministrazione Carlà Campa non potrà contare su un altro cataclisma mondiale che venga in soccorso per celare le sue lacune.