Il problema dell'illuminazione pubblica è un nodo dolente dell'attuale Amministrazione che da molto tempo cerca di dare delle risposte che purtroppo non arrivano o se arrivano, sono in netto ritardo vedi la situazione di via 1° maggio (qui il nostro articolo). Dall'Amministrazione Comunale, sono stati annunciati vari interventi come la sostituzione o la nuova posa di 2.314 corpi illuminati a LED, dotati di sistema di “mezzanotte virtuale”, il quale consente di programmare una riduzione del flusso luminoso quando non occorre che l’apparecchio funzioni a piena potenza. A fronte di questo annuncio il gruppo consiliare di Borgo in Comune ha diffuso una nota che pubblichiamo di seguito.
Neanche il tempo di protocollare un'interrogazione per chiedere il motivo di tanti problemi riscontrati con l'illuminazione pubblica in questi mesi, che in pochi giorni viene diffuso un comunicato in cui Geoside, l'azienda a cui il Comune ha appaltato la gestione degli impianti, rassicura sulla ormai prossima risoluzione di ogni problema. Avvisiamo subito l'amministrazione però: se la risposta alla nostra interrogazione si limiterà ad una scopiazzatura di quello che si legge in quel comunicato, non sarà sufficiente.
Ben vengano l'ammodernamento degli impianti e il risparmio con il Led, però rimane da spiegare come mai molte zone del paese sono state lasciate ripetutamente al buio, apparentemente senza alcun intervento o, qualora interventi ci siano stati, evidentemente di misura insufficiente.
È evidente a tutti come la situazione dell'illuminazione pubblica sia peggiorata notevolmente negli anni in cui questa Amministrazione è stata in carica e vogliamo capirne le ragioni, senza proclami avveniristici sulle magnifiche sorti che attendono gli impianti elettrici di Borgo San Lorenzo, del tutto fuori luogo. Fino a qualche anno fa la situazione non era così allarmante e soprattutto la capacità di intervento del cantiere comunale riusciva a risolvere molto spesso i problemi con tempestività. Forse la scelta di dismettere il cantiere comunale, anziché valorizzarne le risorse, cedendo anche la manutenzione dell'illuminazione pubblica a privati, non si è rivelata così lungimirante.