“Fare bene e presto per salvare il futuro della montagna”: è il messaggio di Coldiretti Firenze al termine dell’incontro ieri mattina a Palazzo Strozzi Sacrati con il Governatore, Eugenio Giani ed il Generale, Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per la ricostruzione della aree alluvionate.
La paura più grande di Coldiretti Firenze è quella dello spopolamento delle aree alluvionate che la calamità dello scorso maggio rischia di aggravare pesantemente.
E’ una litania che si rincorre nella quotidiana sofferenza degli imprenditori agricoli, che quasi da tre mesi ormai, stanno lottando per resistere, riaprire e ripartire.
Sono 150 le imprese agricole colpite, più o meno duramente dall’alluvione. Milioni di euro di danni tra produzioni perse e compromesse, strade poderali franate, terreni coltivati e frutteti strappati dalla violenza dell’acqua, smottamenti tra i castagneti e turismo in ginocchio a causa della viabilità interrotta.
Una calamità per cui ancora oggi non è possibile fare un bilancio. 

Lo ha ribadito il direttore di Coldiretti Toscana, Angelo Corsetti chiedendo al commissario straordinario di non dimenticare il Comune di San Godenzo rimasto fuori dal decreto alluvioni (leggi intervista al sindaco di San Godenzo) e quindi anche da eventuali aiuti e sostegni statali.

“La fase della prima emergenza è stata gestita molto bene da regione, città metropolitana e dai comuni. Ed in particolare dai sindaci, sempre in prima linea, che vogliamo ringraziare per aver garantito la piena operatività in un contesto difficilissimo. La celerità delle risposte con il gasolio agevolato per le imprese che sono intervenute per liberare le strade, le deroghe alle movimentazioni della terra ed il pacchetto di misure post-alluvioni per le imprese dimostrano una straordinaria capacità di impegno e reazione. – ha detto Corsetti – Ora è necessario però accelerare sulla fase della ricostruzione. Se i danni ai frutteti, alle strutture e alla viabilità sono evidenti e quantificabili, quelli ai castagneti non lo sono. Tutto dipenderà dallo stato di salute degli apparati radicali che a causa dei cedimenti hanno subito uno stress fortissimo. Lo capiremo però tra qualche settimana. C’è poi il problema dell’inaccessibilità dei terreni. L’altro settore in sofferenza è il turismo: sono almeno una dozzina le strutture agrituristiche che vedono di giorno in giorno svanire le speranza di ripartire in tempo per la stagione”. Tra le proposte emerse dal tavolo avanzate dal sindaco di Palazzuolo sul Senio che trovano il pieno accordo di Coldiretti c’è quella della “defiscalizzazione delle aree interessate dall’alluvione per sostenere la ricostruzione delle imprese di tutti i settori”.